Via al prestito degli ebook: ora si può fare!

Dopo il diritto di copywriter, con l’avvento dell’editoria digitale la Corte di Giustizia Europea si esprime sul possibile prestito degli ebook. Nell’editoria cartacea, il diritto d’autore prevede la regola fissa del deposito in 4 copie da parte della casa editrice entro 60 giorni dalla pubblicazione del libro: una copia alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, un’altra copia alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e due copie vanno inviate agli “Archivi delle produzioni editoriali regionali”. Dopo di che, la casa editrice può vendere regolarmente il libro in modo legale in tutto il territorio nazionale e anche le biblioteche acquistarlo per poi prestarlo ai loro utenti.

Con l’arrivo degli ebook tutto cambia: le librerie e i siti di ecommerce iniziano a vendere libri digitali grazie all’invenzione dei dispositivi di lettura, c’è la possibilità di far interargire il proprio supporto elettronico con il sito web dove compri l’ebook (Amazon, Mondadori,…) e si inizia anche a parlare di prestito degli ebook nelle biblioteche tramite la registrazione della biblioteca a un portale che consente l’accesso dell’utente e la richiesta di un tot di giorni del libro dopo i quali l’ebook ritorna in possesso della biblioteca.

index

Secondo la Corte di Giustizia dell’UE riguardo al prestito degli ebook  “non sussiste alcun motivo determinante che consenta di escludere, in qualsiasi caso, il prestito di copie digitali e di oggetti intangibili dall’ambito di applicazione della direttiva”. La stessa Corte di giustizia sottolinea come “tale conclusione è peraltro avvalorata dall’obiettivo perseguito dalla direttiva, ossia che il diritto d’autore deve adeguarsi ai nuovi sviluppi economici. Tale affermazione è avvalorata dalla direttiva europea del 2006 che approva che il diritto esclusivo di autorizzare o vietare il noleggio e prestito del suo lavoro è dell’autore dell’opera. Diritto che può essere derogato dagli Stati dell’Unione Europea per il prestito pubblico a fronte di un’equa remunerazione destinata all’autore.