Il salone del libro si è appena concluso il 14 maggio e che ha visto come protagonista quest’anno “la primavera digitale”. Si legge nel sito del Salone del libro: “Il Salone Internazionale del Libro di Torino è la più grande manifestazione d’Italia dedicata all’editoria, alla lettura e alla cultura”. Ora la somma dei temi, “la primavera digitale” e “la più grande manifestazione d’Italia dedicata all’editoria, alla lettura e alla cultura”, secondo me, riassume in qualche modo il periodo che sta attraversando appunto l’editoria. Come tutti già sappiamo la crisi sta colpendo tutti i settori e in modo particolare l’editoria. Perché proprio l’editoria? Da 20 anni a questa parte, tutti dicono che c’è una generazione digitale, o meglio i nati vent’anni fa hanno cominciato fin da piccoli ad usare le nuove tecnologie nella vita di tutti i giorni per esempio il computer, il cellulare, il web…. Ora sembra che la colpa sia solo di questa generazione che ha chiuso con le vecchie tecnologie, come la macchina da scrivere o la TV (dico anche la TV perché, al giorno d’oggi, è cambiato il modo di guardarla), ma non è assolutamente così! Anche la scienza ha fatto i passi da gigante, si pensi alla prima e seconda guerra mondiale e in anni successivi la terza guerra mondiale, fortunatamente sfiorata, ma anche lo sbarco sulla luna del 1969, i passi della medicina,…
In questi anni stiamo assistendo a un altro passo importante nel campo dell’editoria, cioè quello della trasformazione dei libri in e-book. Proprio quest’anno, la fiera di Torino ha voluto toccare e approfondire questo argomento. Sono sicura che questa innovazione non resterà ferma qua, ma continuerà a evolversi, anche perché i lettori si stanno lentamente abituando a questa nuova innovazione, ma anche perché c’è la crisi e le case editrici stanno continuando a studiare e a mettere in pratica nuovi sistemi di marketing. Non è mancato il tempo di discutere questo tema con i grandi editori.