Nel dopo quarantena si tirano le somme e ci si chiede qual’è il futuro dell’editoria. In particolar modo, è proprio l’editoria digitale che fa ben sperare.
Una ricerca realizzata da Global Web Index afferma che durante il periodo di lockdown vi è stato un aumento di lettura degli ebook o anche un ascolto maggiore degli audiobook. Dal rapporto dell’ISTAT su “Editori e libri nello scenario del Covid-19” sono proprio i piccoli e medi editori ad essere in crisi non potendo organizzare eventi letterari.
Si discute intanto sul futuro dell’editoria puntando il dito proprio su quella digitale. Infatti la promozione di un libro in digitale permette di avere costi più contenuti, di avere più collaborazioni allo stesso tempo usando la fantasia e creatività, precisione, capacità di adattamento e l’abilità nel veicolare contenuti accattivanti.
Troviamo nel web progetti come Dallo Scaffale al Web di Carlo De Cesare, il quale si impegna a promuovere le produzioni indipendenti attraverso il web e i social media; il blog Cinderella col Bazooka di Emanuela Sorrentino, nel quale racconta i classici raccontandoli in una chiave interessante.
Anche sul fronte del giornalismo il digitale diventa importante: la piattaforma digitale Readly offre per l’estate 2020 letture illimitate di riviste per 1 mese gratissss!
Sarà questa la svolta che da tanto tempo aspettavamo?