Ieri si è chiusa la ventisettesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino e il tema di questa edizione era “Il Bene”. Stiamo attraversando una crisi globale e i valori in cui credevamo sono stati spazzati via da essa: la crisi è diventata anche morale e culturale. Compito dell’editoria è, quindi, quello di riportare la serenità ai lettori e perciò risollevare gli umori facendo del bene alle persone con la scrittura. Si sono susseguiti incontri di vari settori che mettono al centro della loro attività, il bene della collettività (gestione di risorse primarie,…).
Tra gli argomenti trattati c’era anche la quarta edizione di Book to the future. All’interno di questo spazio c’era l’Area Startup che ha ospitato 10 startup internazionali, le quali offrono servizi innovativi per la fruizione dei contenuti editoriali. L’anima di Book to the future sono i temi affrontati nell’ampio programma di incontri, oltre 40 quest’anno, che si svolgono nella sala dell’area. Tema sempre attuale è il self publishing. In programma, in collaborazione con la rivista Wired, la tavola rotonda Self publishing: i sogni si pubblicano, non si chiudono nel cassetto.
L’evoluzione del digitale ha mutato il ruolo dell’autore e ridefinito i bisogni del lettore.