A Londra si è tenuto il “Digital Publishing Innovation Summit” il 24 e il 25 ottobre. Nella seconda giornata dedicata al digitale, è intervenuto Alex Conell, Dir Global Dig Ops di Macmillan Education. La strategia degli editori nell’era digitale, secondo Connel, dovrebbero concentrarsi un po’ più sui contenuti. L’editoria digitale va ripensata, soprattutto quella educational. Il digitale si può immaginare e realizzare, così, qualsiasi cosa. Successivamente è intervenuto Joe Regal, affermando che il digitale dovrebbe seguire i lettori. L’evoluzione digitale dovrebbe essere social e comprendere un ecosistema completo, per un’esperienza migliore e più ricca per il lettore.
Negli USA, ad esempio, le librerie indipendenti non sono in crisi; le persone preferiscono pagare di più per ottenere i servizi che chiedono e per scoprire nuovi contenuti interessanti. Infatti, quello dei contenuti è il più grande mercato che funziona. Un lancio di un prodotto editoriale non si esaurisce con la pubblicità ma va continuamente monitorato e alimentato, è continuamente ri-pubblicato dalla rete, dai commentatori, dai social. Un importante lavoro lo fanno i blogger con almeno 15 post al mese che continuano a creare contenuti diversi e generano, cosi, un traffico 5 volte superiore dai blog che non li fanno.
E in Italia? Gli editori italiani devono iniziare a ragionare sui contenuti e a seguire, soprattutto, i propri lettori.